Alla pace! Vinitaly – 56°edizione

Viaggio in treno, tappa colazione con brioche salata da Eataly Verona (di fronte alla fiera), e alle 9,30 siamo già ai blocchi di partenza.

Abbiamo una scaletta dettagliata e non perdiamo tempo:

  • Bellone “Anthium” Casale del Giglio: è uno dei vitigni più antichi del Lazio, un vino bianco salino e ricco di frutta esotica e agrumi, con una sensazione di brezza marina. 14% Gradazione alcolica.
  • Etna Bianco Tornatore: ormai lo conosciamo bene, talmente piacevole la sapidità e mineralità dei vini ottenuti in zona Etna, con note iodate. È un carricante in purezza, si esprime al meglio. Le vigne sono coltivate su terrazze di sabbie vulcaniche, il vino matura sulle fecce fini in vasche di acciaio per un periodo di 5/6 mesi.
  • Torgiano Rosso Riserva “Rubesco Vigna Monticchio” Lungarotti 2018 (Umbria): a base di Sangiovese in purezza. Un corredo aromatico molto complesso e solido, con tannino vellutato. Potete lasciarlo riposare in cantina bel oltre i 5 anni.
  • Brunello di Montalcino Giodo: ha un’eleganza quasi femminile. Robert Parker gli assegna 92 punti, James Suckling 96, e Gambero Rosso 3/3 bicchieri.
  • Bolgheri Rosso Superiore “Dedicato a Walter” Poggio al Tesoro: tra i più ambiti Cabernet Franc di Marilisa Allegrini, ha un bouquet potente e complesso, agile e slanciato. Per questo stand si riceve solo su appuntamento, data la notorietà della famiglia Allegrini, nome di riferimento per la Valpolicella. Abbinamento? Carne rossa in umido oppure pasta con la selvaggina.
  • Vin Santo del Chianti Classico Badia a Coltibuono: è un vino dolce passito invecchiato per 6 anni in rovere. Un prodigioso giallo ambrato con bouquet di miele, datteri e vaniglia.

Il 2023 è stata un’annata particolarmente infausta per gli eventi climatici e per la peronospora; tuttavia riteniamo che il vino italiano sopravviverà, si adatterà. Anzi deve adattarsi, nonostante le incognite siano molte: dall’aumento delle temperature, ai fenomeni atmosferici estremi, alle nuove tendenze di gusti delle ultime generazioni, sempre più orientate al no-alcol e al salutismo.

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