Noi crediamo che il Sassicaia sia una delle più grandi creazioni vinicole del secolo. Si dà il caso che sia anche semplicemente meraviglioso da bere. Che possa prosperare attraverso il nuovo millennio.
Serena Sutcliffe MW & David Peppercorn MW
Il vino Sassicaia, unico, esclusivo e da vigneti selezionati rigorosamente, prende il nome dal suolo sassoso da cui proviene. Il primo anno di ingresso nel mercato è il 1968.
Partiamo da lì, dagli esordi: Mario Incisa della Rocchetta nel 1944 piantò le prime viti di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc nella sua tenuta presso Bolgheri in Toscana. Fino al 1972, la sua produzione era ristretta all’autoconsumo e per qualche intimo e fortunato amico.
La genialità arrivò dall’enologo Giacomo Tachis, responsabile produzione di Antinori, il quale iniziò ad occuparsi del Sassicaia e della sua vinificazione su larga scala.
Oggi, i responsabili dell’azienda sono i figli del Sig. Incisa, Niccolò e Priscilla, i quali hanno improntato una conduzione del tutto imprenditoriale della tenuta.
Se volessimo consigliare un’annata, sottolineo il capolavoro del 1998, tra gli aromi: il cioccolato, il tabacco, le spezie e l’arancia mediterranea. Tannini rotondi e una buona spalla acida.
Ad oggi, nella top 100 dei migliori rossi del 2023 secondo la rivista Gentleman, il Bolgheri Sassicaia 2019 si classifica al primo posto.