vigneti di mozart

I vigneti di Mozart, tra favola e leggenda di Montalcino

 

imagesI vigneti di Mozart: dalla strada che porta da Montalcino a Buonconvento, la cosìddetta Statale del Brunello, a un certo punto si intravede un cartello con la scritta MOZART – Paradiso di Frassina. C’è una stradina che si inerpica su una tipica collinetta toscana e decido di percorrerla a piedi e godermi la campagna. Come nel famoso film L’uomo che sussurra ai cavalli a Montalcino esiste l’uomo che sussurra alle vigne e vive proprio lì, nella località chiamata Paradiso di Frassina. Se si mette piede a Montalcino e chiedete del Paradiso di Frassina, c’è chi ne parla come una leggenda e c’è chi vi dice che si tratta di una COMMERCIALATA, come dicono qui!!!!

Leggenda? Favola? Bufala? Affascinata da questa storia decido di visitare il tanto discusso paradiso di Frassina. Quando arrivo in questo casolare immerso tra le rose canine e i vigneti, guardato a vista da enormi cipressi, l’emozione è forte. Difficile riportarla su carta, un susseguirsi di colline baciate dal sole e qualche nuvola sparsa qua e là a colorare un cielo incantevole che fodera questo pezzo di terra. Oltre alla vista mozzafiato, trasportate da una leggera bava di vento, si diffondono le note di Mozart, creando un clima di distesa e allegra armonia. Le casse acustiche sono disseminate per tutta la vigna, in tutto 4 ettari. Nel 2000 un avvocato milanese, Carlo Cignozzi, con un’idea ben precisa in testa, si prodiga per realizzarla.

E’ il coraggio di un uomo contro i tempi ed i convenzionalismi di un territorio troppo chiuso alle innovazioni, stanco di sbattere contro una generazione troppo contadina per credere alle belle favole della musica come terapia.

La musicoterapia applicata alle piante. La musica allieta la mente e lo spirito e per qualche arcano motivo è vitale per l’uomo. Perché non dovrebbe esserlo per le piante?  Ecco che infatti la svolta arriva nel 1972 quando l’avvocato decide di abbandonare la sua vecchia vita, la città per perseguire il sogno di avere una vigna tutta sua. Inizia così la storia dell’uomo che sussurrava alle vigne. Il signor Carlo mi accoglie con calore e mi racconta una storia interessante e avvolgente, sospinto da un grande carisma. E chi lo ferma più? Un fiume in piena, e mi racconta molti retroscena della vita dei vignerons di Montalcino. La sua è una filosofia più di tutela del territorio, ed ecco che quando sente parlare di alcune grandi aziende montalcinesi gli si drizzano I capelli. La tenuta Caparzo nella quale era azionista di maggioranza nel 1972, inizia a perdere la sua tradizionalità divenendo troppo grande per la sua filosofia produttiva. Vende la sua quota e compra il podere del Paradiso di Frassina, un podere risalente all’anno mille e che verrà restaurato in due anni. frass

E’ qui che finalmente Carlo può realizzare il suo sogno. Una vigna di piccole dimensioni, dove applicare il suo progetto di Musicoterapia.

“Ebbi l’intuizione che la musica ne avrebbe aiutato la crescita e se così non fosse stato, almeno avrà allietato la mia vita in tutti questi anni”

Il suo esperimento non passa inosservato… ha avuto eco ovunque nel mondo suscitando l’interesse di alcuni ricercatori della facoltà di Agraria dell’Università di Firenze e dell’Università di Pisa che dal 2005 partecipano al progetto e ne finanziano le ricerche. Da quell’anno la notizia degli esperimenti musicali si è diffusa tra i media di tutto il mondo fino a catturare l’attenzione di un importante scienziato venuto dall’India, il professor Amar Bose, fondatore sin dagli anni ’60 dell’omonima azienda di Boston. Bose affascinato dal coraggio e dalla grande impresa di Cignozzi decise di premiarlo regalandogli una settantina di diffusori Bose ad alta fedeltà. L’avvocato decide per tanto di dedicare il più bel vigneto di Brunello del Paradiso al suo compositore preferito, Wolfgang Amadeus Mozart. Qui 56 diffusori diffondono l’opera di Mozart giorno e notte per cullare le viti, per accompagnarle nella crescita, per smussare anche gli spigoli delle difficoltà che la natura impone loro quando clima e circostanze esterne le mettono a dura prova.brunello

Da questo vigneto nasce il primo Brunello al mondo ad essere cresciuto tra le braccia di Mozart. Il vino prenderà il nome di Flauto Magico. Non voglio parlarvi del vino, quello è una storia a se. Mi piacerebbe che chi mi legge riuscisse un giorno a provare l’emozione di affacciarsi da una collina toscana con un bicchiere di Brunello e lasciarsi coccolare dalle note mozartiane. Ogni sorso è come una melodia, con una piacevole armonia tale da allietare il palato e lo spirito.

 

 

 

Lascia un commento