AMORE DI FIGLIO, AMORE DI PADRE

“AMORE DI FIGLIO, AMORE DI PADRE”.

Quanto può essere forte un legame di sangue?

Alcune volte, non così forte abbastanza da soffocare faide e dispute….dissapori e incomprensioni.

Altre volte invece, non tiene conto dei confini, delle barriere, delle paure. Ma in questo caso, non lo chiamerei più legame di sangue, ma amore!!!!

L’amore muove le montagne, l’amore fa sfidare i draghi, l’amore cambia i destini, l’amore porta un figlio a cambiare vita per un padre…

Questo amore è ciò che ha spinto un uomo a lasciare il suo lavoro manageriale per prendere in mano ciò che il padre, privo di forze e buona salute, non riusciva più a mandare avanti!

Lui è Luca Aimasso, delle cantine Fratelli Aimasso. Luca non ha fratelli o sorelle, quindi il nome “Fratelli Aimasso” è antecedente alla sua presa delle redini aziendali. Il padre di Luca, Lorenzo insieme ad il fratello Giuseppe convertirono la loro terra in vigna e da li inizia la lunga storia dell’azienda Fratelli Aimasso. 

Luca è un uomo il cui forte sentimento per il padre lo riporta alla sua terra, nelle sue langhe, dove ha trascorso la sua infanzia e dove riscoprirà un amore per una terra tanto bella quanto generosa.

 

Ed è ad essa che dedicherà ciò che ha di più caro al mondo, i suoi due figli Alice e Pietro. Alice, un’adolescente ancora giovane ma decisa, e Pietro, il piccolo di casa ma con un bel caratterino.

Diano d’Alba ne è divenuta madre in quanto Luca ha deciso di ribattezzare due delle sue vigne con il nome dei suoi figli.

La vigna piantata a dolcetto prenderà il nome di Pietro e la vigna di Barbera Alice. Entrambe le vigne sono due Crù (i vigneti migliori) qui denominati Sörì.

Due uve e due vini con caratteristiche differenti ma che rispecchiano pienamente le personalità differenti di Pietro e Alice.

Il DIANO D’ALBA SUPERIORE PIETRO (100% uva Dolcetto), si presenta con un rosso rubino intenso con riflessi violacei. Un vino giovane ma dalla grande personalità, fruttato, profumato, con un gusto secco e asciutto ed un piacevole retrogusto di mandorla amara….se fosse una persona diremmo: “proprio un bel tipino!!!”, ma del resto, non poteva non prendere le caratteristiche della persona a cui la vigna di origine è stata dedicata. Pietro è ancora un bimbo, uno scricciolo, pieno di vita e gioia, ma sa già il fatto suo e si fa rispettare.

E che dire del BARBERA D’ALBA DOC SUPERIORE ALICE? (100% uva Barbera) Una signora Barbera. Un vino eccellente, molto profumato, con retrogusti di frutti di bosco. Un po’ speziato ma la vaniglia predomina e nonostante sia un vino corposo, quella nota va a coprire l’acidità rendendolo un vino armonioso ed elegante. Ma è così che Luca descrive la sua bimba, come una peperina,  con una dolcezza unica che scioglie tutte le preoccupazioni e acidità della vita, rendendo tutto attorno a se armonioso e piacevole. Un po’ come il ballo in punta di piedi di una ballerina, (la stessa passione di Alice che il papà ha voluto riprendere nel disegno dell’etichetta).

Ogni sorso di questi vini, è come entrare a far parte della famiglia di Luca, ed anche se non ho mai conosciuto i suoi bimbi, ad ogni sorso del Pietro e Alice, è come se le loro risate, la loro allegria si diffondesse per tutta la stanza, rendendo più leggera anche la peggiore delle serate invernali.

Non rimane allora che dire grazie a Luca, un uomo che è riuscito a trasformare l’amore per suo padre, l’amore per i suoi figli, in poesia, pura poesia!

 

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